Didattica inclusiva e peer tutoring - Copia
La sezione A della scuola dell’infanzia di Valli, nei mesi di marzo e aprile, ha lavorato sulla storia “Martino piccolo lupo” di G. Bernasconi e S. Mulazzani, sperimentando modelli di collaborazione e cooperazione, condivisi con l’università di Padova, allo scopo di migliorare la qualità dell’inclusione scolastica, sulla base dei principi che caratterizzano l’IC Chioggia 3, come enunciato nel PTOF e tenendo in considerazione gli indicatori del RAV, in primis le attività di inclusione, nonché le metodologie di riferimento delineate nel POF. La scelta di partire dal racconto “Martino piccolo lupo”, attraverso la drammatizzazione, è stata fatta non solo per valorizzare l’aspetto narrativo ma anche perché le storie hanno un potere coinvolgente e motivante per i bambini, che diventa fondamentale nella didattica educativa. Il racconto contiene elementi che agiscono da stimolatori e nelle attività riflessive sono emersi stati d’animo, paure, incertezze che prima d’ora non erano stati espressi. I bambini, così, si sono dimostrati “buoni pensatori”, nel senso più generale del termine, curiosi e desiderosi di comprendere il proprio mondo, la realtà scolastica che li circonda e le persone con le quali condividono ogni giorno momenti di vita insieme. Realizzando semplici attività, come gli autori del libro suggeriscono, i bambini hanno lavorato mettendo in pratica la metodologia d’azione del peer tutoring, potendo così imparare bene, pensando e agendo insieme, grazie alla quale i pari tutor hanno sviluppato un senso di orgoglio e di autorealizzazione e hanno acquisito fiducia e senso di responsabilità, imparando al tempo stesso ad essere formativi nei confronti dei loro tutee.

