Razzismo

Alice racconta: DIRITTO ALLA PROTEZIONE CONTRO IL RAZZISMO
Quando l’articolo fu in edicola la gente voleva sapere cosa aveva fatto quell’uomo per essere in prima pagina. Ma quando si seppe che quell’uomo era un papà ricercato dai figli,  tanti si scandalizzarono perché era un nero e non volevano che si parlasse dei neri perché sono stranieri.
Verso le sei entrarono al giornale alcuni giovani con la testa rapata che gridavano: “… abbasso i negri, abbasso gli immigrati, abbasso tutti gli stranieri (poveri)”. Il signor Tasso, preso  dalla paura di questi individui, si nascose sotto un tavolo. Ma la Regina di Cuori, che si era molto arrabbiata per quello che le teste rapate gridavano,  chiese loro gridando: “Siete voi giornalisti?”. Quelli risposero di no e allora la Regina di Cuori gridò : “fuori di qui”. I sei se ne andarono un po’ impauriti.
Il signor Tasso uscì dal suo nascondiglio e accompagnò Alice e la Regina all’ascensore per farle andare in un piano più tranquillo,  promettendo che le avrebbe avvertite non appena fossero arrivate notizie del papà.
Alice premette il tasto della botanica dove incontrò il Giardiniere, intento ad annaffiare le sue piantine. Alice si chiedeva il perché di tanto odio verso gli stranieri. “Io – diceva - ho solo incontrato sempre degli uomini. Il Giardiniere allora le spiegò: ”Vedi questo orto che io sto coltivando? Qui ci sono svariate piantine tutte diverse tra loro, che crescono assieme e contribuiscono tutte a sfamare gli uomini senza alcuna distinzione. Così allo stesso modo dovrebbe essere la nostra terra un insieme di persone, non importa di quale colore che collaborano in pace tra loro anche se qualcuno è più povero, perché tutti servono e tutti devono vivere  insieme senza escludere nessuno.”
La Regina di Cuori aveva capito tutto e disse che avrebbe istituito il diritto alla protezione contro il razzismo e le altre forme di discriminazione. Alice finalmente sorrideva serena.